lunedì 18 febbraio 2008

Didgeridoo



Didgeridoo (trascritto anche come didgeridù, didjeridoo o didjeridu) è una parola di origine onomatopeica con la quale gli occidentali designano l'antico strumento a fiato degli aborigeni australiani.

Questo strumento in Australia viene indicato con almeno cinquanta nomi diversi, a seconda delle etnie che popolano il paese: oltre a yidaki e mago rispettivamente del Nord Est Arnhem Land e West Arnhem Land troviamo djalupu, djubini, ganbag, gamalag, maluk, yirago, yiraki...

Il didgeridoo è propriamente originario degli Aborigeni dell'Australia (Oceania) settentrionale. Non esistono fonti affidabili che ne certifichino con esattezza l'età, ma è ipotizzabile che abbia una vita compresa tra i duemila ed i quindicimila anni.

Classificato come strumento musicale nella categoria degli aerofoni ad ancia labiale, il didgeridoo ha la forma di un tubo leggermente conico di lunghezza variabile da circa un metro, un metro e mezzo, fino ai due metri e mezzo.

È ricavato da un ramo di eucalipto (pianta assai diffusa nel Nord dell'Australia), scelto tra quelli il cui interno è stato scavato dalle termiti.

Scortecciato, ripulito e accuratamente rifinito, lo strumento viene poi decorato e colorato con pitture tradizionali che richiamano la mitologia aborigena.

Gli aborigeni lo utilizzano non solo come strumento a fiato, nel quale soffiano e al tempo stesso pronunciano parole, suoni, rumori, ma anche come strumento di percussione, se colpito con i clap stick (bastoncini in legno usati come percussioni) o con un boomerang.
Viene suonato con la tecnica della respirazione circolare.

Nessun commento: