Missione compiuta: quattro alpini dell'Esercito italiano hanno completato il 5 gennaio alle ore 14 ora antartica (ore 18 italiane) la scalata del Monte Vinson, 4897 metri, in Antartide.
Il primo maresciallo Ettore Taufer è il capo spedizione: 46 anni, trentino, è guida alpina e istruttore di alpinismo. Insieme a lui ci sono Giovanni Amort, 42 anni, trentino, anch'egli primo maresciallo e istruttore nazionali di alpinismo e scialpinismo; il maresciallo ordinario Elio Sganga, 33 anni, lombardo, guida alpina esperto di neve e valanghe, e il caporale Marco Farina, fratello minore del noto alpinista Massimo, 24 anni, valdostano, istruttore militare scelto di alpinismo e di sci.
Avevano iniziato venerdì l'arrampicata dal campo base a 2.125 metri raggiungendo direttamente il campo alto a 3.940 metri con una marcia di 9 ore e mezza.
La spedizione, che adesso rientrerà in Italia, era arrivata in Antartide il 19 dicembre e ha impiegato 13 giorni per percorrere i 270 chilometri di distanza fino al campo base: ogni alpino ha trascinato una slitta con 75 chili di materiali per 9 ore al giorno.
Si tratta di un'impresa in quanto mai era stato scelto quel percorso e la traversata era riuscita una sola volta ma seguendo un altro itinerario. Solitamente le spedizioni scelgono di effettuare in elicottero il trasferimento da Patriot Hills al campo base del massiccio.
I quattro alpini hanno invece voluto percorrere a piedi l'intera distanza.
Fanno tutti parte del Centro Addestramento Alpino che, sin dal 1985, partecipa alle campagne antartiche dell'Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente. Quest'anno, la traversata e la scalata al monte Vinson è stata decisa per celebrare l'Anno polare internazionale.
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