Ormai la statua è un simbolo della città e del Brasile e rappresenta il calore del popolo brasiliano che accoglie a braccia aperte i visitatori.
L'idea di costruire una statua in cima al monte Corcovado nacque intorno al 1850, quando il prete cattolico Pedro Maria Boss chiese alla principessa Isabella dei fondi per la costruzione di un grande monumento religioso. Quest'ultima non era molto d'accordo con questa idea, che fu completamente abbandonata nel 1889 quando il Brasile divenne una repubblica e si ebbe la separazione tra Stato e Chiesa.
Una seconda proposta per la costruzione della statua fu fatta dall'arcidiocesi di Rio de Janeiro nel 1921. Si organizzò un evento chiamato Semana do Monumento (settimana del monumento) per la raccolta dei fondi necessari alla sua costruzione, che vennero in larghissima parte da cattolici brasiliani. Il progetto di questa costruzione doveva contenere una rappresentazione del simbolo cristiano della croce e il Cristo doveva avere nelle mani un globo ed essere situato su un basamento rappresentante il mondo. Tuttavia fu scelto il progetto del Cristo con le braccia aperte.
Una seconda proposta per la costruzione della statua fu fatta dall'arcidiocesi di Rio de Janeiro nel 1921. Si organizzò un evento chiamato Semana do Monumento (settimana del monumento) per la raccolta dei fondi necessari alla sua costruzione, che vennero in larghissima parte da cattolici brasiliani. Il progetto di questa costruzione doveva contenere una rappresentazione del simbolo cristiano della croce e il Cristo doveva avere nelle mani un globo ed essere situato su un basamento rappresentante il mondo. Tuttavia fu scelto il progetto del Cristo con le braccia aperte.
Il monumento fu progettato dallo scultore francese Paul Landowski, e come supervisore alla costruzione fu scelto l'ingegnere locale Heitor da Silva Costa. Un gruppo di tecnici studiò il progetto di Landowski e decisero di sviluppare la struttura in calcestruzzo anziché in acciaio perché questo materiale è più adatto a strutture a forma di croce. Si decise, inoltre, di fare lo strato esterno di un materiale al tempo stesso malleabile e resistente a condizioni climatiche estreme.
Il monumento fu inaugurato il 12 ottobre 1931 dal presidente Getúlio Vargas in una grande e sontuosa cerimonia.
Nell'ottobre del 2006, in occasione del 75esimo anniversario della statua, l'arcivescovo di Rio de Janeiro Eusebio Oscar Scheid consacrò una cappella sotto la statua.
Si può giungere alla statua attraverso una linea ferroviaria che collega la statua alla città di Rio de Janeiro. Fino a poco tempo fa, per raggiungere la statua, era necessario percorrere i 222 gradini che la dividevano dal terminale della linea ferroviaria: una barriera architettonica insormontabile per visitatori disabili. Nel 2002, tuttavia, c'è stato un grande processo di rinnovamento della zona per risolvere questo problema: furono montati 3 elevatori panoramici e 4 scale mobili.
Ai piedi della statua è posta una targa messa dalla comunità italiana nel 1974 (in occasione del centenario della nascita di Guglielmo Marconi) per commemorare l'accensione delle lampade della statua tramite un impulso radio da Roma da parte dello scienziato italiano il 12 ottobre 1931.
Il monumento fu inaugurato il 12 ottobre 1931 dal presidente Getúlio Vargas in una grande e sontuosa cerimonia.
Nell'ottobre del 2006, in occasione del 75esimo anniversario della statua, l'arcivescovo di Rio de Janeiro Eusebio Oscar Scheid consacrò una cappella sotto la statua.
Si può giungere alla statua attraverso una linea ferroviaria che collega la statua alla città di Rio de Janeiro. Fino a poco tempo fa, per raggiungere la statua, era necessario percorrere i 222 gradini che la dividevano dal terminale della linea ferroviaria: una barriera architettonica insormontabile per visitatori disabili. Nel 2002, tuttavia, c'è stato un grande processo di rinnovamento della zona per risolvere questo problema: furono montati 3 elevatori panoramici e 4 scale mobili.
Ai piedi della statua è posta una targa messa dalla comunità italiana nel 1974 (in occasione del centenario della nascita di Guglielmo Marconi) per commemorare l'accensione delle lampade della statua tramite un impulso radio da Roma da parte dello scienziato italiano il 12 ottobre 1931.
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