giovedì 13 settembre 2007

Nadia Comaneci

La "stellina" di Montreal 1976, l'atleta poco più che bambina che stupì e commosse il mondo per la sua bravura e la sua personalità è ancora oggi uno dei personaggi più celebri della storia degli sport olimpici, inevitabile una sua citazione ogni volta che si passino in rassegna le grandi competizioni sportive a cinque cerchi.Proveniente da un paese del blocco sovietico come la grande Olga Korbut, dominatrice della precedente rassegna olimpica di Monaco di Baviera, la romena Nadia Elena Comaneci nasce a Onesti il 12 Novembre 1961 da Gheorghe e Stefania-Alexandrina che presero il nome da certa Nadezhda, eroina di un film russo.

I suoi futuri allenatori Marta e Bela Karolyi capirono subito che quella bambina avrebbe dato tutto per la ginnastica quando, durante una ricerca di talenti in una scuola, molte bambine alzarono la mano per manifestare il proprio amore per questo sport. Ma Nadia saltò anche in piedi urlando "Io! Io!".Dopo aver disputato la prima gara nazionale a 9 anni nel 1970, vince i primi titoli assoluti del suo paese nel 1971 e 1972, nonché la prima gara internazionale nel 1971 a Lubiana.Nel 1975 - a soli 14 anni - vince addirittura i Campionati Europei nel concorso generale individuale, nel volteggio, nelle parallele e nella trave; è medaglia d'argento nel corpo libero.Questi risultati le portano una tale notorietà che l'agenzia di stampa Associated Press la nomina nientemeno che Atleta dell'Anno.

Nemmeno l'ambiente e le pressioni olimpiche intimidiscono la ragazzina romena che si presenta inevitabilmente a Montreal tra le favorite, riportando trionfalmente tre ori nel concorso generale individuale, nelle parallele e nella trave, nonché il bronzo nel corpo libero.Durante l'evento canadese Nadia segna anche un record che da solo la consegnerebbe alla leggenda olimpica, e cioè il primo voto "10" della storia a cinque cerchi ottenuto la prima volta il 18 Luglio, altre 2 volte il 19 Luglio, altre 2 volte ancora il 21 Luglio, e addirittura ancora altre 2 volte il 23 Luglio per un totale di 7 volte nelle diverse competizioni disputate. Lo "score" totale a Montreal registra tre ori, un argento e un bronzo.

Tornata in patria, la libellula romena diviene la più giovane cittadina del suo paese ad essere insignita della medaglia d'oro di Eroe del Partito Socialista, mentre la CBS sbarca ad Onesti per girare un programma speciale di un'ora che diventerà un successo nel prime time della rete televisiva americana.Dopo altri due "10" ottenuti a fine anno nella Chunichi Cup in Giappone, Nadia vive un brutto momento sia personale a causa del divorzio dei genitori, sia sportivo poiché venne allontanato il suo allenatore Karolyi. Nonostante gli onori, i banchetti e la celebrità Nadia si sente abbandonata, ingrassa e tenta il suicidio bevendo della candeggina.

I risultati agonistici però sembrano miracolosamente non risentirne, poiché nel frattempo agli Europei del 1977 a Praga è sempre protagonista nonostante la squalifica del team romeno per aver abbandonato la competizione in segno di protesta verso i giudici la costringa a restituire l'oro vinto alla trave. Le rimangono comunque altri due ori e un argento.Nel 1978, nonostante le difficoltà, la nostra riporta comunque un oro e due argenti agli Europei di Strasburgo, mentre dopo il ritorno del fido Karoliy tre ori e un bronzo sono suoi agli Europei del 1979, più un altro oro ai Mondiali dello stesso anno a Fort Worth negli USA. Ormai non più atleta bambina, Nadia lascia la scena olimpica a Mosca nel 1980 - per gradire - con altri due ori e due argenti.Il 1981 è il suo ultimo anno di vittorie, con cinque ori alle Universiadi tenutesi nel suo paese, prima di annunciare il suo ritiro ufficiale a 22 anni nel 1984.

Gli anni successivi di Nadia sono piuttosto turbolenti, e ruotano intorno all'ingombrante figura di Nico, il figlio del dittatore Nicolae Ceaucescu. Può darsi che inizialmente l'atleta abbia accettato le attenzioni e i privilegi del regime - che necessitava di un'immagine vincente e pulita come quella della Comaneci, nonché quelle personali del viziato rampollo del Conducator romeno. Fatto sta che queste cominciano a diventare insostenibili e nel Novembre 1989 la Comaneci riesce a raggiungere l'Ungheria, e di là l'Ambasciata Americana a Vienna dalla quale ottiene subito asilo politico negli USA grazie anche all'aiuto del misterioso Constantin Panait, il quale riesce a estorcergli danaro e forse anche altro prima che Nadia riesca a liberarsene e stabilirsi in Canada con un rugbista romeno - morto purtroppo annegato non molto tempo dopo - e la moglie.

Nel frattempo però una luce si illumina nella vita della ex bambina prodigio: il re-incontro con il suo vecchio collega americano Bart Conner le dona finalmente un po' di stabilità affettiva e personale. Dopo una visita insieme a lui in Romania, i due decidono di sposarsi il 26 Aprile 1996 nel paese della ginnasta.Oggi Nadia è portavoce ONU nonché direttrice di una scuola di ginnastica in Oklahoma insieme al marito.


(Stefano Vigorelli)

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