venerdì 20 luglio 2007

Enrosadira

Val di Fassa al tramonto: uno spettacolo mozzafiato ed indimenticabile, con i picchi delle montagne circostanti che si ammantano di una veste rosata, con le vette che d'un tratto si trasformano in un magico giardino di rose, dal fascino suggestivo ed ineguagliabile, che dona all'ambiente un'atmosfera fiabesca, fatta di luci e colori vivi e lucenti, di contrasti cromatici unici e irripetibili.
E' quello che i ladini chiamano Enrosadira, letteralmente il 'diventare di color rosa', un fenomeno straordinario per cui le pareti rocciose delle Dolomiti, data la loro peculiare composizione di carbonato di calcio e magnesio, assumono al calar del sole, in giornate caratterizzate da un'atmosfera particolare, una colorazione rosa che passa gradatamente al viola.
Fin qui le spiegazioni scientifiche.
Ma è forse più suggestivo credere alle leggende dei 'Monti Pallidi', che narrano del magico regno del popolo dei nani governati da Re Laurino che, sul Catinaccio, aveva il suo splendido giardino, tutto coperto di rose.
Il buon Laurino aveva una bellissima figlia, Ladina, che viveva felice nel suo magnifico regno insieme all'amorevole padre.
Un giorno il Principe del Latemar, incuriosito dalla presenza di quelle stupende rose in un luogo tanto aspro e selvaggio si inoltrò nel regno di Laurino, vide Ladina, se ne innamorò perdutamente e decise di rapirla e portarla con sé sul Latemar per farne la sua sposa.
Laurino, disperato per la fuga della figlia, maledisse i fiori che lo avevano tradito rivelando la posizione del suo regno e ordinò che le rose non fiorissero più, né di giorno né di notte.
Ma aveva dimenticato il tramonto.
Ecco perché, ancora oggi, a quell'ora del giorno, sulle splendide montagne della Val di Fassa fiorisce l'Enrosadira.

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